Guida html

Linguaggi e strumenti

I meta tag

Adesso che abbiamo terminato il nostro sito possiamo occuparci di farlo trovare dai motori di ricerca.

È utile allora impostare correttamente i meta tag all interno della <head> del documento: si tratta di una serie di parole chiave e descrizioni, che aiutano i motori di ricerca a classificare il sito.

Abbiamo già visto il <title>, che è il titolo della pagina; ma il testo ivi contenuto può comparire anche in seguito alla ricerca in un motore, come titolo del link. Sarà dunque importante impostarlo in modo pertinente:

<title>isolajava.com - sito italiano sul webpublishing</title>

C'è poi il meta-tag "description" che permette di impostare una descrizione sintetica del sito stesso. Anche in questo caso, la descrizione compare talvolta nei risultati della ricerca:

<meta name="description" content="isolajava.com - sito italiano sul Web publishing">

Infine il meta-tag "keywords" permette di indicare alcuni contenuti relativi al sito stesso.
Le keywords (a seconda del webmaster) compaiono separate da virgola, da punto e virgola, oppure senza alcun segno di interpunzione:

<meta name="keywords" content="html wml xml smil javascript js dhtml dynamic xhtml vbscript coldfusion photoshop paint shop pro risorse webmaster webdesigner flash grafica css applet java asp cgi perl guida free corso php mysql tutorial lezioni sql database realizzazione siti web leggi mailing list newsletter gif jpg publishing editor iis webserver apache linux raccolte script news chat forum fogli di stile hdml wap linux mac apple palmari computer c++ delphi visual basic vb vbasic">

È fortemente sconsigliabile l'inserimento di keyword "astute" non relative al contenuto effettivo del sito per migliorare il posizionamento (tipo le ricercatissime "sesso", "mp3", ecc.). Quando i motori di ricerca se ne accorgono, per lo più cancellano il sito dalle loro liste.

Su Isolajava sono presenti molte risorse sull'argomento. L'articolo «I Meta-tag: come scriverli correttamente», ad esempio, è un approfondimento su come impostare i meta-tag.

Un buon posizionamento all'interno dei motori di ricerca è una meta difficile da raggiungere e l'argomento non si esaurisce certo in poche righe. Per cui, se siete interessati all'argomento, è utile consultare articoli sui  "Motori di Ricerca e Web Marketing"


Il DocType (DTD)| Guida HTML |

Finora abbiamo tralasciato l'analisi della prima riga di una pagina HTML (quella che consente di specificare di che tipo di documento si tratta). Il <!DOCTYPE> assume un aspetto di questo genere:

<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN"
http://www.w3.org/TR/html4/loose.dtd>

Questa riga fornisce alcune informazioni sul documento:

  • HTML: il tipo di linguaggio utilizzato è l'HTML
  • PUBLIC: il documento è pubblico
  • W3C: il documento fa riferimento alle specifiche rilasciate dal W3C
  • - (è il segno "meno"): le specifiche non sono registrate all'ISO (organizzazione di standardizzazione internazionale). Se lo fossero state, ci sarebbe stato un "+"
  • DTD HTML 4.01 Transitional: il documento fa riferimento a una DTD ("Document Type Definition" cioè "Definizione del tipo di documento"); la versione di HTML supportata è la 4.01 "transitional"
  • EN: la lingua con cui è scritta la DTD è l'inglese

Inoltre, se necessario, è possibile specificare l'indirizzo di riferimento a cui è possibile trovare la DTD: per l'HTML non lo si fa quasi mai, perché gli URL a cui trovare la documentazione sono universalmente noti.

Per quel che riguarda l'HTML le indicazioni possibili sono tre:

  • Strict: è una DTD particolarmente rigorosa: esclude ogni elemento che riguarda il layout (la cui formattazione è affidata all'utilizzo dei CSS) e non è consentito l'uso degli elementi deprecati:

    <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Strict//EN"
    http://www.w3.org/TR/html4/strict.dtd>

  • Transitional: è una versione temporanea, per consentire il passaggio da una specifica all'altra. Nella DTD transitionali tag deprecati sono ammessi. Questa DTD andrà bene nella maggior parte dei casi:

    <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Transitional//EN"
    http://www.w3.org/TR/html4/loose.dtd>

  • Frameset. È la DTD che riguarda i frames:

    <!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.01 Frameset//EN"
    http://www.w3.org/TR/html4/frameset.dtd>

Nelle ultime versioni il tipo di <!DOCTYPE> utilizzato influisce sulla visualizzazione della pagina da parte del browser. Tale tecnica, chiamata <!DOCTYPE> switch, è una delle principali cause di visualizzazione delle pagine sul Web. A questo argomento sarà dedicato un lungo e dettagliato approfondimento nell'articolo «Il <!DOCTYPE> ed il <!DOCTYPE> switch nei moderni browser»


Configurare un programma FTP

Abbiamo detto sin dall'inizio che un sito internet, per essere visibile da tutti, deve essere presente su un computer che faccia da server, che sia in grado cioè di distribuire i contenuti di un sito a chi ne faccia richiesta nel web.

È giunto il momento di spostare il nostro sito internet sul server e per farlo dobbiamo utilizzare un protocollo che si chiama FTP ("file transfer protocol").

Per prima cosa, cercate uno spazio web in cui trasferire il vostro sito (ce ne sono di gratuiti, ad esempio su Digiland). Dobbiamo quindi procurarci un programma che ci consenta di trasferire i file in maniera visuale dal nostro computer al computer in remoto. Nella sezione «Download» ce ne sono alcuni: i più famosi sono CuteFtp e WS-Ftp oppure Ftp-Commader (italiano).

Durante la configurazione del programma dovrete inserire alcuni dati che vi fornirà il gestore dello spazio:

  • indirizzo ftp del sito
  • nome utente
  • password

Come evidenziato in questa schermata:

Figura 1. Esempio di impostazione di un client FTP
Esempio di impostazione di un client FTP

Una volta che effettuata correttamente la procedura di login, non avete che da spostare i file dal vostro computer (di solito alla vostra sinistra) al computer in remoto (a destra).

Se avete impostato i collegamenti in modo corretto - in modo che non facciano riferimento al vostro computer di casa, ma a riferimenti relativi - avete messo il vostro primo sito nel Web! FileZilla: installazione e uso del server FTP


Gli editor visuali

Finora abbiamo scritto tutto il codice a mano, ma vi accorgerete presto che esistono dei programmi che permetto di inserire immagini, tabelle, frame, form e quant'altro in maniera più intuitiva: si tratta degli editor visuali, quelli che gli anglosassoni chiamano editor WYSIWYG ("What you see is what you get", che significa "ciò che vedi è quello che ottieni").

Ad oggi gli editor visuali più utilizzati sono:

  • Dreamweaver della Macromedia: un editor molto potente e pieno di funzionalità, ma forse proprio per questo inizialmente difficile da usare. Sicuramente il migliore.
  • FrontPage della Microsoft: è l'editor che tutti solitamente utilizzano, perché incluso nel pacchetto Office. In realtà "sporca" molto il codice, visto che la sua attenzione è concentrata su Internet Explorer.
  • Golive di Adobe: negli ultimi anni ha perso notevoli quote di mercato, rimane tuttavia un editor serio e una valida alternativa a FrontPage


Una precisazione sul WWW e sui linguaggi

Il WWW (Word Wide Web) come lo conosciamo oggi fu inventato da Tim Berners Lee al Cern di Ginevra nel 1991. Egli inventò sostanzialmente tre procedimenti standard grazie ai quali far colloquiare gli elaboratori fra loro:

  • HTTP ("Hyper Text Tranfer Protocol"): è il protocollo grazie a cui due computer differenti si scambiano le informazioni
  • URI ("Uniform Resource Identifiers") e URL ("Unified Resource Locator"): sono due sistemi per individuare in modo univoco la collocazione di una determinata macchina, di un determinato documento o di una determinata risorsa all'interno del Web. Un esempio di URI è l'indirizzo web http://www.html.it.
  • HTML: un linguaggio standard. Oramai dovrebbe essere chiaro di cosa si tratta

Linguaggi di markup

A scanso di equivoci, ecco qui una piccola panoramica dei linguaggi che sono strettamente parenti dell' HTML:

  • SGML ("Standard Generalized Markup Language"). in pratica l' HTML è stato scritto seguendo le specifiche di questo linguaggio. L' SGML serve infatti per creare linguaggi di contrassegno. La maggior parte di noi non se ne occuperà mai, ma l' SGML ha fornito la struttura per creare l' HTML
  • XML (Extensible Markup Language). L'XML (modellato anch'esso sull' SGML) è nato per superare i limiti dell'HTML: è infatti possibile creare dei tag personalizzati, che si adattino ad ogni esigenza. Questa caratteristica facilita l'interscambio dei dati tra piattaforme differenti grazie all'uso dell' XML.
    In pratica si tratta di un meta-linguaggio, in grado di creare altri linguaggi, adattabili per le esigenze più disparate.
    Es: il WML (Wirless markup Language) per i telefonini, MathML per descrivere espressioni matematiche, l' SVG (Scalable Vector Graphics) per la grafica vettoriale, lo stesso XHTML
  • XHTML ("Extensible HyperText Markup Language"): l' XHTML non è nient'altro che la riformulazione dell' HTML come linguaggio XML. Infatti - dopo l' HTML 4.01 - non ci saranno più nuove versione dell' HTML, perché l' HTML si è evoluto in XHTML



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